Bianco candido per il lino da ricamo e rosso corallo per il filato con cui abbiamo ricamato questo rametto di corallo a sfilato siciliano nella variante 500. Ricercato e prezioso sin dall'antichità, il corallo deve la sua fama al racconto di Ovidio che nelle "Metamorfosi", descrive l'episodio che segue la liberazione di Andromeda da parte di Perseo.
"L'eroe intanto attinge acqua e si lava le mani vittoriose;
poi, perché la rena ruvida non danneggi il capo irto di serpi
della figlia di Forco, l’ammorbidisce con le foglie, la copre
diramoscelli acquatici e vi depone la faccia di Medusa.
I ramoscelli freschi ancora vivi ne assorbono nel midollo
la forza e a contatto con il mostro s’induriscono,
assumendo nei bracci e nelle foglie una rigidità mai vista.
Le ninfe del mare riprovano con molti altri ramoscelli
e si divertono a vedere il prodigio che si ripete;
così li fanno moltiplicare gettandone i semi nel mare.
Ancor oggi i coralli conservano immutata la proprietà
d’indurirsi a contatto dell’aria, per cui ciò che nell’acqua
era vimine, spuntandone fuori si pietrifica.”
Ovidio, “Metamorfosi”, IV, 740-752
Per il punto cordoncino abbiamo utilizzato Ritorto Fiorentino n.12 .
L'asciugamano è stato rifinito con semplice orlo a giorno.
Un caro saluto a tutti
Nunzia e Cinzia